Le vendite online si sono normalizzate nel corso del 2022, ma nuove sfide aspettano al 2023, come l’inflazione.
Torna puntuale anche quest'anno il report annuale di Casaleggio Associati, oramai alla sua 17° edizione, dal titolo “Senza Innovazione, non c’è crescita”.
Il 2022 è stato un anno particolare, secondo il presidente Davide Casaleggio, perché è il primo in cui qualcosa è effettivamente cambiato, si iniziano a vedere delle flessioni, nonostante il trend di crescita a doppia cifra.
A livello mondiale il comparto delle vendite online è cresciuto con 6 miliardi di dollari di fatturato, con un'ulteriore previsione di una crescita a 8 mila nel 2026.
Ma quali sono i trend e le strategie per l’anno in corso?
Andamento in Italia
Lo scorso anno il fatturato legato alle vendite digitali ha sfiorato nel nostro Paese i 76 miliardi di euro, registrando una crescita di quasi 19% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, per la prima volta, da quando Casaleggio Associati analizza lo stato dell’e-commerce in Italia, l’incremento di fatturato sembra legato più all’aumento dei prezzi che a quello del numero assoluto di vendite.
Il 2022 è stato “l’anno del reality check”, cioè l’anno in cui gli esercenti e i produttori hanno dovuto ritornare a giocare secondo le regole di mercato senza il boost, e in alcuni casi l’ostacolo, del lockdown.
L’e-commerce in Italia
A oggi, circa 38 milioni di italiani si collegano a un sito o un’app di e-commerce almeno una volta al mese e poco più del 47% di chi ha tra i 16 e i 64 anni compra online almeno una volta alla settimana.
Il mobile è il canale più sfruttato per lo shopping digitale, dato che riflettere una più generica preferenza ormai accordata alle connessioni da smartphone, tablet o altri dispositivi mobili.
Gli italiani acquistano soprattutto degli E-commerce ufficiali, tanto che la fetta più grossa del fatturato (il 40%) proviene ancora dalle vendite tramite sito. Sembrano, però, cominciare ad apprezzare sempre di più anche la possibilità di acquistare tramite social (canale a cui sarebbe riferibile il 13% del fatturato) e soprattutto tramite marketplace (28%).
I marketplace sono protagonisti della classifica dei top e-commerce in italia 2023 stilata - e aggiornata mensilmente - dalla stessa Casaleggio Associati:
- Amazon
- eBay
- Subito
Un'altra classifica, quella delle aziende di e-commerce cresciute di più nell’ultimo anno, sembra fornire insight più qualitativi su cosa gli italiani acquistano online e perchè e cosa aspettarsi dal futuro del settore.
- Vinted
- Ticketone
- Starcasinò
Questi sono gli e-commerce che sono cresciuti di più nell’anno precedente, è un segno che la possibilità di risparmiare continuerà a essere tra i fattori principali che convincono gli italiani ad acquistare online.
E-commerce: shopping, tempo libero e viaggi
La categoria tempo libero continua a essere quella più remunerativa per l’e-commerce in Italia, tanto da coprire da sola almeno la metà del fatturato. Un ruolo non indifferente sembra averlo avuto in questo senso l’ascesa del gaming online.
La seconda categoria più frequentata dagli Shopper italiani è quella dei centri commerciali, che coprono circa un quinto del fatturato e-commerce complessivo e che non hanno quasi per nulla risentito della crisi economica.
Per la prima volta dopo due anni critici, a crescere c’è anche il turismo, tanto che in un anno l’incremento del fatturato è stato del +47%.
Va precisato però che almeno un terzo dei fatturati è legato all’aumento dei prezzi ed è anche per questo che viaggi e turismo non riescono ancora a riprendersi il secondo posto, come da pre pandemia.
Altre categorie come le assicurazioni, l’elettronica, la moda o il beauty rimangono stabili quanto a “share” sul fatturato complessivo, ossia quanto ad ampiezza della fetta ricoprono sul totale del fatturato e-commerce in Italia 2023, ma continuano a crescere individualmente. Ciò indica, con ogni probabilità, che gli italiani cominciano a considerare il canale digitale come uno dei tanti canali attraverso cui acquistare, indipendentemente dalla natura del prodotto che stanno acquistando.
Strategie per l’e-commerce: aziende italiane che investiranno
Per provare a incentivare tale crescita, le aziende italiane prevedono di investire soprattutto sul miglioramento della propria infrastruttura tecnologica ( 41% delle aziende in campione) e delle prestazioni, usabilità e la user experience sul proprio sito web (un’azienda su due), ma anche nelle attività di marketing e promozione (54% delle aziende intervistate)
Tra le ultime, le predilette saranno quelle in sem (che raccoglieranno quasi un quarto degli investimenti) e in seo (a cui sarà dedicato il 14% degli investimenti), seguite dalle attività di social media marketing (14%).
Come è emerso durante la presentazione dei risultati del report di Casaleggio sull’eCommerce in Italia 2023, però, le aziende italiane non potranno fare a meno quest’anno di investire anche in automazione e sull’intelligenza artificiale.
Molte non a caso, sull’onda del successo di ChatGPT, hanno cominciato a chiedersi come poter sfrutture efficacemente i sistemi multimodali basati su AI e reinforcement learning per l’eCommerce.
Ma ogni strategia necessita un diverso lavoro: un modello applicato a un ecommerce di abbigliamento non vale allo stesso modo per un’altra attività.
È importante il supporto di aziende in grado di fornire pacchetti integrati: pianificazione, realizzazione creativa, messa in opera. Prima ancora di arrivare al codice del sito stesso.
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