La pandemia ha influenzato negativamente le vendite, ma l’avanzamento digitale ha aiutato e sostenuto le aziende e i cittadini nel momento del bisogno.
A inizio 2020, il Coronavirus si è presentato al mondo intero e ha modificato la vita quotidiana, il contatto tra le persone e, di conseguenza, anche la possibilità e le modalità di acquisto. Dopo il primo mese di chiusura totale, il 31% degli italiani ha scelto di ordinare online tutto ciò che prima avrebbe comprato in un negozio fisico.
A questo punto, per le aziende italiane, avere già una piattaforma di vendite online è stata una fortuna e un modo per fronteggiare la crisi che, con il passare dei mesi, minacciava e minaccia ancora oggi il loro futuro.
Già nell'anno precedente, nel 2019, era stato previsto un aumento della percentuale di utilizzo dell' e-commerce, ma l'effetto del coronavirus ha fatto incrementare e impennare la curva di crescita.
L'E-COMMERCE IN ITALIA
L'Italia è stato il primo Paese europeo in cui si è dovuto ricorrere alla chiusura totale di alcune attività, confinando le persone a casa; l'obbligo di isolamento ha portato, solo nel mese di Marzo, un aumento del 60% del traffico internet.
Cercando di incentivare sempre di più l'acquisto dei prodotti direttamente da casa, si è avuto un effetto negativo su coloro che possedevano solamente un negozio fisico. Così, il 31% delle realtà senza negozio online, hanno deciso di sviluppare il proprio e-commerce su una piattaforma ad hoc.
Mentre alcune realtà hanno deciso di chiudere – fino a data da destinarsi – sia le attività fisiche sia il proprio e-commerce, altre, invece, proseguono e incentivano, tramite continue promozioni, l'acquisto online.
A metà marzo, è stata condotta un'indagine sugli operatori e-commerce italiani, e il 21%, dei 58 operatori intervistati hanno avuto un incremento del fatturato.
Tra i settori che, tramite l'utilizzo dell'e-commerce, hanno beneficiato di questa situazione, c'è la grande distribuzione che, insieme al food delivery, rappresenta il 3,1% della crescita del settore alimentare (+16% negozi di vicinato). I centri commerciali, nonostante il blocco della consegna dei prodotti non di prima necessità, sono cresciuti del 25%, rispetto al 15% del 2019. Ma ad aumentare il loro fatturato, sono stati anche i settori di Salute e Bellezza, di elettronica e di casa e arredamento. Per esempio, Ebay in Italia ha segnato un aumento delle vendite nel settore bellezza e salute (+62%), benessere e sport (+32%), giardinaggio (+81%) e elettrodomestici, +39% per le macchine da caffè.
A pagarne le conseguenze, invece, sono stati i siti turistici, gli hotel, il mondo degli eventi e anche il settore della moda.
Il 2020 ha permesso alle persone di comprendere come l'avanzamento digitale sia ormai sempre più utile e indispensabile nelle nostre vite. Per questo, nell’anno appena iniziato, bisogna incentivare e potenziare l’utilizzo di e-commerce e di piattaforme di vendita online, per far si che diventi un mezzo amico e non uno strumento ostile.
(Fonte: Casaleggio Associati, 2020)